Comunicare con il corpo: giù il tablet, su le mani!

I bambini dai 3 ai 5 anni comunicano con il corpo e con i gesti più di quanto non sappiano fare ancora con le parole. Ecco perché la psicomotricità, come esperienza corporea, è così importante in questa fascia di età. E oggi, in epoca digitale, lo è più che mai. I bambini di oggi imparano presto, forse troppo presto, ad usare smartphone e tablet ma in questo modo si allontanano dalla consapevolezza del loro corpo.

I benefici della psicomotricità per bambini dai 3 anni

Si chiama psicomotricità perché ha benefici per il fisico e lo sviluppo cognitivo e mentale. Dal punto di vista fisico la psicomotricità insegna ai bambini a mantenere l’equilibrio e orientarsi nello spazio. Sul piano dello sviluppo invece l’obiettivo è imparare a riconoscere e gestire le emozioni nelle relazioni, sia nei rapporti con i coetanei che con gli adulti.

A chi fanno bene i corsi di psicomotricità educativa

I medici consigliano corsi di psicomotricità soprattutto a bambini estremamente timidi, insicuri o con ritardi mentali che ne ostacolano al socializzazione o al contrario a quelli iperattivi o con diagnosi di autismo (che attraverso la psicomotricità imparano ad esercitare la concentrazione e a controllare l’esuberanza). Ma è indubbio che corsi di psicomotricità dai 3 a 5 anni facciano bene a tutti. Tanto che alcune scuole dell’infanzia hanno iniziato ad inserirlo come progetti.

Un bambino che sa trovare metodi alternativi alla parola per comunicare e farsi capire aiuta anche i genitori ad assolvere al loro difficile compito quotidiano. In questo senso i corsi di psicomotricità infantile giovano a tutta la famiglia.

Proprio per il successo e la diffusione di questi corsi oggi, l’offerta è ampia. Nella scelta guardate anche alla formazione dell’educatore!