Il ruolo del papà per il figlio maschio e per la figlia femmina: come cambia

Questo mese ricorre la Festa del Papà. Ci sembrava corretto quindi dedicare ai papà di oggi un omaggio con questo post che ne esalta il ruolo.

Dai papà di ieri a quelli di oggi: come è cambiata la figura paterna

Fino a qualche generazione fa il padre veniva relegato in un ruolo autoritario ed era poco coinvolto nello sviluppo e nell’educazione dei figli. Per fortuna oggi quasi sempre il concetto del padre-padrone è superato. Questo forse in parte ha determinato una perdita di autoritarismo ma a vantaggio di una maggiore vicinanza emotiva. Sempre più spesso i padri svolgono parzialmente anche la funzione materna.

Per una famiglia femmina il papà è il principe azzurro

L’approccio genitoriale del padre può variare in base al sesso del figlio.

Il rapporto padre figlia è speciale e importante fin dai primissimi anni. Anzi, secondo molti studi, proprio nella fascia di età che va dai tre ai nove anni, l’influsso paterno condiziona molto le bambine nel modo di vivere l’età adulta, vita sentimentale inclusa. Per una bambina, il papà rappresenta la prima figura maschile di riferimento nel mondo e potrebbe condizionare non poco l’opinione che si avrà del genere maschile.

Nulla vieta, in questa età cruciale, di fare insieme giochi che, per molti anni, sono stati considerati “da maschio”. Passare tempo insieme è fondamentale: la vicinanza aiuta a costruire un rapporto di complicità e fiducia. Si quindi al calcio o alla pesca anche con le figlie femmine. Nelle delicate fasi della pre-adolescenza e dell’adolescenza può accadere che il rapporto con il papà subisca qualche cambiamento ma, se ben coltivato dall'infanzia, non sarà scalfito nell'essenza e nella solidità. E’ importante concedere i giusti spazi di privacy trovando altre vie di comunicazione.

La figura del padre per il figlio maschio non è secondaria

Altrettanto importante, anche se assume sfumature diverse, è il rapporto padre-figlio maschio. I bambini, soprattutto da piccoli, tendono ad avere un rapporto quasi simbiotico con la mamma. E’ l’istinto che li spinge verso la donna che li ha portati in grembo ed allattati. Ma anche il contatto fisico con il padre e la presenza di quest’ultimo è importante e non secondaria.

Proprio nel suo essere “terzo intruso” il padre può aiutare il figlio ad emanciparsi e la compagna/moglie a distaccarsi gradualmente.

E in questa delicata fase il padre rappresenta per i figli maschi un esempio e un modello di riferimento. Potrebbe essere, e spesso è, un percorso a tratti anche conflittuale.

Soprattutto con la crescita si può arrivare ad una complicità e sintonia che fa di padre e figlio quasi due amici di generazioni diverse.

Buona Festa del Papà!